Carissimi,
succede anche a voi di aver bisogno di riflettere sul passato, presente e futuro ogni tanto?
Di solito queste considerazioni si fanno attorno alla fine dell'anno o quando il compleanno si avvicina. A me succede per lo piu' alla fine dell'anno scolastico, quando vedo i miei studenti completare gli studi con possibilita' infinite all'orizzonte.
Non so se vi ricordate il senso di liberta' che si sentiva una volta visti i quadri scolastici, quella parola scritta in grande, PROMOSSA, marcava la fine di lunghe giornate di studio, saggi, esami.
Tutto sembrava possibile, l'esate era lunga e calda, si girovagava con i compagni in citta' e poi si andava in campagna.
Si rifletteva su cosa si voleva "
fare da grandi" e si sognava un'estate come quella della pubblicita' dei Cornetti Algida, vi ricordate il
cuore di panna?
Ecco, piu' o meno queste sono le sensazioni, mi guardo attorno e medito se intraprendere nuove direzioni, progetti, avventure.
Certo, la vita adulta che ci siamo costruiti, con tutti i suoi conforti ed accessori ci rende un po' meno flessibili di quando avevamo sedici anni, non vi pare. Non e' facile lasciare certe sicurezze per orizzonti eccitanti ma sconosciuti.
E voi cosa ne pensate?
E' possibile che la sicurezza della vita quotidiana, che talvolta ci annoia, ci freni dal cercare quei cambiamenti che potrebbero renderci piu' felici a lungo termine?
Quando e' il caso di fare un salto nel vuoto senza paracadute?