Non so se avete seguito la discussione inerente il servizio fotografico di Lena Dunham su Vogue USA di Febbraio. Scattato dalla rinomata fotografa di moda Annie Leibovitz, per se non e' poi niente di particolare, ma un web di gossip americano Jezebel ha offerto 10.000 dollari a chi gli faceva avere le foto originali, ovvero senza ritocchi digitali!
Manco a dirlo, per soldi si vende tutto!, le foto sono apparse, istigando un dibattito sulla figura della donna di oggi e su come i media falsificano in qualche modo ogni immagine.
Premessa, Lena, scrittrice, ideatrice ed attrice nella serie GIRLS, non ha il fisico della top model, infatti come tutte noi ha qualche chiletto di troppo, non e' particolarmente tonificata ne sexy, ma e' una persona intelligente che cerca di farci riflettere. Proprio per questo il suo personaggio di giovane donna alla ricerca di lavoro e di se stessa nella NY contemporanea e' molto piu' credibile e profondo della Carrie di Sexy & The City degli anni novanta.
E' chiaro che le riviste e la fashion industry hanno sviluppato una immagine irreale della donna, e con l'aiuto di qualche ritocco fotografico diventiamo tutte perfette. Questa e' diventata una procedura normale, quasi tutte le immagini che vedete sono per una ragione o l'altra modificate.
Il fatto che questa procedura sia entrata a far parte della nostra vita quotidiana genera una serie di domande.
Se una donna entra in un abito taglia doppio zero e' quindi "perfetta"?
Non dovremmo finire sulla copertina del piu' rispettato Fashion Magazine del globo per la nostra intelligenza e le cose che abbiamo da dire invece della pancia super piatta?
Insomma e' il solito dilemma, magari non troppo complicato per chi come noi ha gia' raggiunto una certa maturita', ma se avete delle figlie o per chi a sedici anni e vede in giro solo foto ritoccate di donne imperfette mi chiedo che tipo di stima e sicurezza possono trovare con il loro corpo senza deprimersi, o ancor peggio diventare anoressiche.
Attenzione quindi a sotto lineare che il contenuto e' piu' importante dell'involucro, SEMPRE.
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