8.27.2013

Indiani - note di viaggio

Istangram by Anna

Dei Nativi di America non si sa poi molto.
In Europa abbiamo ancora la solita immagine cliche' creata dai film western di Sergio Leone, ovvero sparatorie, cavalli e tanta polvere.


Durante il recente tour del New England abbiamo notato che la storia americana riporta e descrive in dettagli le vicessitudini dei Padri Pellegrini fondatori del nuovo stato, ma non menziona chi viveva in quei territori gia' da secoli.

 Una veloce ricerca on line ci porto' alla scoperta del Tomaquag Indian Museum. Lorean Spears, direttrice del museo e parte della tribu' stessa, ci racconto' storia e fatti delle tribu' locali, i Narragansett.
Fu una giornata veramente interessante.

Purtroppo la storia di queste tribu' e' triste, molto triste, e' una storia di abusi, dominazione e repressione ed e' la stessa situazione degli indiani nel resto dell'America.

Questi erano popoli con tradizioni e cultura molto sofisticata.
Avevano imparato a vivere delle risorse della terra, in armonia con animali e natura.
La spiritualita' dell'individuo era importante gia' allora, per gli indiani tutto cio' che e' creato ha vita.

Una volta approdati sulle coste di quella che fu poi denominata Plymouth, i Padri Pellegrini, furono quasi interamente decimati da malattie e carenza di cibo. Grazie al compassionevole aiuto delle tribu' indiane impararono a coltivare prodotti locali e come resistere alle difficili condizioni metereologiche della costa.
Il primo raccolto in novembre fu celebrato in quella che e' poi diventata la festa nazionale del Ringraziamento, ovvero Thanksgving. L'armoniosa convivenza tra nativi e colonizzatori, sancita da un accordo, duro' quarant'anni.

Purtroppo l'arroganza delle nuove generazioni di mercanti inglesi e la crescente avidita' nel volere appropriasi di nuovi terreni dei nativi porto' ad un inevitabile conflitto. Gli indiani furono sterminati e gli inglesi furono liberi di espandersi nell'intera regione.

Fu l'inizio di un lungo e tormentato periodo di persecuzioni e drammatici cambiamenti.
George Washington, per esempio, definiva gli indiani uguali agli inglesi, ma di cultura inferiore. Emano' un programma di civilizzazione che praticamene doveva insegnare ai locali il perfetto modo di vivere.
Arrogante non vi pare?!!!

I loro terreni furono confiscati e le comunita' dei nativi deportate in piccoli riserve, i bambini furono separati dalle famiglie, rinchiusi in orfanotrofi e scuole dove gli era insegnato a rinnegare l'origne ed identita' indiana, con l'obbligo di diventare "veri americani".

Il governo americano si impadroni' delle loro terre ed emano' perfino una legge che ufficialmente de-tribalizzava questi gruppi, ovvero: gli indiani non erano mai esistiti.
Repressi e legalmente non esistenti le nuove generazioni di nativi furono confrontati con discriminazione, disoccupazione, un alto livello di alcolismo e totale sconforto generazionale.

Nel 1924 il presidente Calvin Coolidge cerco' di migliorare la situazione dichiarando ogni nativo cittadino americano. Negli anni sessanta poi, inizio' un forte movimento attivista che finalmente rafforzo' l'identita' di queste tribu'. Oggi hanno giornali, canali della televisione e la Storia dei Nativi e' una materia di studio trattata in quasi tutti i college americani. Grazie a questi movimenti si e' rafforzata la riscoperta e valore delle tradizioni e lingua indiana.

Nonostante tutto cio' a me e' sembrato che la casta bianca intelettuale americana a tutt'oggi non rispetti e consideri i nativi. Le informazioni che si trovano nei musei sono troppo di parte e chiaramente non vogliono raccontare una storia che e' alquanto scomoda.

La nostra personale curiosita' ci ha portato ad approffondire un argomento che non conoscevamo, e che ebbe un cosi grande impatto nell'identita' stessa di un grande paese quale gli Stati Uniti d'America.

Viaggiare e' anche questo, scoprire, imparare e crearsi un opinione completamente nuova.

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